Il Decreto Legislativo n. 150/2022, noto come la riforma Cartabia, ha introdotto una procedura estintiva delle contravvenzioni in materia di sicurezza alimentare, assumendo come modello il meccanismo già sperimentato nel settore dell’igiene e sicurezza sul lavoro.
Questa nuova procedura offre la possibilità di estinguere le contravvenzioni alimentari, punite con l’ammenda, anche se alternativa all’arresto, qualora la loro consumazione sia stata causata da eventi legati al contesto produttivo, organizzativo, commerciale o lavorativo che possono essere neutralizzati o rimossi.È importante sottolineare che la riforma Cartabia si concentra specificamente sulle contravvenzioni alimentari, che riguardano la sicurezza, la tracciabilità e l’igiene alimentare. Queste contravvenzioni sono punite con l’ammenda e possono derivare da azioni illecite come manipolazioni alimentari, sottrazione di elementi nutritivi, aggiunta di additivi vietati o trattamenti con fitofarmaci non consentiti.Tuttavia, è fondamentale notare che la procedura estintiva delle contravvenzioni alimentari presenta alcune limitazioni. Ad esempio, le irregolarità accertate dagli organi di controllo non sono facilmente reversibili, poiché le trasformazioni subite dagli alimenti sono spesso irreversibili. Pertanto, l’opzione di regolarizzare l’alimento illecito è limitata a situazioni in cui l’alimento è ancora detenuto per la vendita e può essere riportato in conformità con le norme di sicurezza alimentare.Un altro aspetto importante da considerare è che la procedura estintiva delle contravvenzioni alimentari non si applica a tutte le contravvenzioni alimentari, ma solo a quelle punite con l’ammenda, anche se alternativa all’arresto. Ciò solleva alcune questioni di equità, poiché le contravvenzioni alimentari sono poste a tutela della collettività e non solo del singolo consumatore. Pertanto, il trattamento differenziato delle contravvenzioni alimentari rispetto ad altre contravvenzioni può sollevare dubbi sulla sua giustificazione razionale.Infine, è importante evidenziare che la riforma Cartabia prevede la possibilità di estinguere le contravvenzioni alimentari mediante il pagamento di una somma amministrativa pari a un sesto del massimo dell’ammenda stabilita per la contravvenzione commessa. Tuttavia, questa disposizione può creare disarmonia con altre leggi che regolano le modalità di estinzione del reato, poiché alcune di esse non prevedono la possibilità di estinguere le contravvenzioni punite con l’arresto e l’ammenda.In conclusione, la riforma Cartabia rappresenta un importante passo avanti nella gestione delle contravvenzioni alimentari, offrendo la possibilità di estinguerle mediante la neutralizzazione o la rimozione degli eventi che hanno causato la loro consumazione.