Con l’importante ordinanza n. 30089 del 30/10/2023 la Suprema Corte ha affrontato una problematica frequente nei rapporti societari: la possibilità di considerare una fornitura di merce concessa ad una società a responsabilità limitata con dilazioni di pagamento anomale come un finanziamento soci. La Suprema Corte ha chiarito che le forniture di merci accompagnate da dilazioni di pagamento sistematiche e abnormi devono essere considerate finanziamenti soci e quindi soggette alla regola della postergazione.
La Corte ha sottolineato che non pagare sistematicamente un debito scaduto o pagarlo con un ritardo abnorme, difforme da ogni prassi commerciale, consente al debitore di spostare il pagamento di altri debiti e conservare un’operatività che altrimenti non avrebbe.
È importante evidenziare che la Corte ha precisato che il concetto di finanziamento dei soci non si limita ai contratti di credito, ma include tutti i finanziamenti effettuati “in qualsiasi forma” e quindi ogni atto che comporti un’attribuzione patrimoniale accompagnata dall’obbligo della sua futura restituzione.
Chiariscono gli Ermellini che “Può, pertanto, enunciarsi il seguente principio di diritto: “posto che rientra nella categoria dei finanziamenti effettuati “in qualsiasi forma”, a norma dell’art. 2467 c.c., ogni atto che comporti un’attribuzione patrimoniale accompagnata dall’obbligo della sua futura restituzione, la fornitura di merci, in esclusiva e di lungo corso, accompagnata da una sistematica dilazione di pagamento – abnorme rispetto a quelle mediamente praticate dagli altri fornitori e ai termini d’uso dei pagamenti del settore – può essere idonea ad integrare un finanziamento per il quale si applica al relativo credito di rimborso il regime civilistico della postergazione” (Cass. civ., Sez. I, Ord., (data ud. 26/09/2023) 30/10/2023, n. 30089).